Con provvedimento del 15 novembre 2018 n. 481, il Garante della Privacy per la prima volta esercita il nuovo potere attribuito dall’art. 36 del Regolamento Europeo sulla Privacy (ai più noto come “GDPR”), ovverosia il potere da parte dell’Autorità Garante di rivolgere avvertimenti al Titolare e al Responsabile del trattamento, qualora i trattamenti dati possano verosimilmente violare le disposizioni del GDPR.
Il Garante, con il suddetto provvedimento, ha evidenziato come l’estensione delle fatturazioni elettroniche B2B (Business to Business) e soprattutto B2C (Business to Consumer) presentano “rilevanti criticità in ordine alla compatibilità con la normativa in materia di protezione dei dati personali”.